Viaggiare in Thailandia da sole: Come liberarsi dalla Paura della prima volta
Marta come si fa a viaggiare in Thailandia da sole? Ma è pericoloso? Queste sono solo due delle domande che ogni giorno ricevo nei miei social e nella mia casella di posta. Sono tante le giovani ragazze che vorrebbero partire, che hanno voglia di dare una scossa alla loro vita, che vogliono cimentarsi in un’ avventura e che vedono nel viaggiare da sole una sorta di riscatto, ma il più delle volte si bloccano soprattutto a causa delle ansie degli altri.
Parto dal presupposto che la cosa super importante è avere sempre la testa sulle spalle, che i malintenzionati sono ovunque, anche sotto casa nostra. Dobbiamo sempre essere vigili e attente ma senza cadere nella paranoia.
Viaggiare in Thailandia da sole: Il Passaporto
Durante il viaggio la cosa più importante, oltre alla vostra sicurezza è il passaporto.
Alcune informazioni importanti da non dimenticare:
- NON consegnate mai il passaporto a nessuno, tenetelo sempre con voi. Se affittate un motorino, una macchina o qualsiasi cosa NON lasciatelo a garanzia, lasciate la caparra.
- Fatevi sempre una copia per mostrarlo negli Hotel per prenotare Autobus, questo per non tirarlo fuori tutte le volte
- Non utilizzate un porta passaporto ma piuttosto un porta documenti con cerniera che si toglie dall’ alto, questo per evitare che si rovini
- NB: all’ Areoporto gli addetti al controllo passaporti prenderanno il vostro documento e lo toglieranno da ogni tipo di involucro il più delle volte in un modo rozzo e non curante. Per evitare che venga rovinato da parte loro consegnatelo nudo. Ogni danno causato al documento nel momento del controllo viene imputato a voi negandovi il diritto di volare.
Le piccole truffe sono all’ordine del giorno, quando vi rendete conto che ci stanno provando, non arrabbiatevi, andate via sorridendo, magari mandandoli a quel paese, ma sempre sorridendo. qui quelle più comuni: Truffe in Thailandia
Viaggiare In Thailandia da sole: Regole base di comportamento
La Thailandia è di per se una terra ospitale, dove ancora la gentilezza è all’ ordine del giorno. Se sei una persona gentile ed educata, se la tua voce è pacata quando parli se sei rispettosa nei confronti della loro cultura tutto andrà liscio come l’ olio. I Thai amano profondamente il loro Paese e tendono a difenderlo con le unghie e con i denti.
- Non arrabbiatevi e non discutete. I Thai non si confrontano. Far vedere che si è arrabbiati non porta da nessuna parte. Fate un respiro profondo prima di arrabbiarvi.
- Imparare a salutare. I Thai ci tengono molto al saluto, quindi imparatelo bene perchè ci sono delle differenze: Le mani, in posizione di preghiera con le dita verso il vostro mento, piegare la testa leggermente verso di esse. Se salutate un monaco, una persona anziana, o qualcuno di particolarmente importante dovete portare le vostre mani sopra il vostro naso, invece verso il petto per tutti gli altri.
- Quando mangiate qualcosa con le mani, fatelo sempre con la mano destra e mi raccomando non leccatevi le dita.
- Toccare, anche in segno di saluto o gentilezza, non è apprezzato, anzi viene presa come invasione personale.
- Puntare i piedi verso qualcuno, o addirittura toccarlo è considerato un insulto.
- La Testa è considerata la parte più illustre, non toccate mai la testa di qualcuno, se succede accidentalmente, chiedete scusa immediatamente.
- Togliere le scarpe ogni volta che entrate in una casa Thailandese
- Vestitevi sempre appropriatamente ogni volta che entrate in un Tempio.
- Le Donne non possono toccare in nessun modo i Monaci e viceversa.
Viaggiare in Thailandia da sole: La mia prima volta
La prima volta non si scorda mai, il primo viaggio poi rimane nelle vene, nel sangue nei polmoni. Io sono partita la prima volta nel 2001, avevo un grande desiderio. Viaggiare da sola in India. Vi potete immaginare la reazione dei miei genitori quando gli ho sventolato il biglietto davanti agli occhi, cosa mi possono aver detto? Ci mancava solo che mi tirassero dietro qualcosa. Ma non mi interessava niente, avevo deciso. Volevo partire da sola, volevo andare in India.
Cosa mi ha spinto a partire da sola
Perchè ero in un punto morto, non riuscivo a prendere una decisione, non sapevo cosa fare nella mia vita, non decidevo niente, avevo bisogno di un break, della serie “ fermate il mondo voglio scendere”. Così l’ ho fatto. Sono partita in solitaria per 3 mesi.
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Viaggiare da sola: Il viaggio workshop che ti insegna a farlo
La Paura della prima volta
Si una paura fottuta, ma il desiderio di partire, di conoscere e conoscermi era più grande, più forte! Avevo così tanta paura che una volta arrivata all’ aeroporto di Delhi non riuscivo a muovermi, avevo così tanta paura che mi sono chiusa in un Hotel e non sono uscita per tre gg, avevo così tanta paura che con il sudore delle mani ho rovinato la ricevuta di pagamento del taxi che ho dovuto ripagare. Insomma me la facevo letteralmente sotto.
Allora come ho fatto a stare lì tre mesi, a viaggiare in lungo e in largo? C’ho provato, mi sono buttata, un pochino alla volta e alla fine è andata ed è stato bellissimo.
Ho capito che al di la della paura, c’era la bellezza, c’era il godimento c’ero io!
Da quel giorno ci sono stati tanti altri viaggi, soprattutto in India, ma quello è stata il più bello, il piu figo di tutti. . Quel viaggio mi ha dato una carica pazzesca, mi ha aiutata a sbloccarmi.
La Thailandia poi è venuta dopo, nel 2006 e che dire, me ne sono innamorata all’Istante, un pugno in faccia all’improvviso che mi ha messo ko. Mi è rimasta nel cuore fino a quando ho deciso di tornare per rimanere
Viaggiare in Thailandia da sole: Intervista a Federica Patorelli e la sua prima esperienza di viaggio in solitaria
Un’ esperienza molto simile alla mia è capitata alla bellissima Federica Patorelli che su instagram la trovate come @ciompif Lei mi ha contattata per una consulenza, voleva fare un viaggio in Thailandia da sola, ma aveva dei dubbi, così ci siamo confrontate, abbiamo parlato, ci siamo sentite per tutto il viaggio. Secondo me lei nelle risposte alle domande che le ho fatto spesa perfettamente il senso del viaggio in solitaria.
Perchè hai scelto la Thailandia come primo viaggio?
Desideravo qualcosa di scombinato, disordinato, che rompesse le regole, diverso dall’Occidente: tutto questo è stato Bangkok. E volevo il mare, quello da film. Calma e adrenalina insieme. La Thailandia sembrava abbracciare ogni cosa.
Avere una persona sul posto poi è stata una sicurezza anche per i miei genitori super preoccupati. Se mi fosse successo qualcosa, avrei avuto vicino una persona che sapeva consigliarmi o assistermi.
Cosa ti è piaciuto di più del viaggiare da sola?
La flessibilità del viaggio, il poter decidere se restare o se andare via senza consultarmi con altri, ma ascoltando le mie esigenze e accontentando i miei desideri. Ho costruito il viaggio strada facendo.
Hai conosciuto molte persone?
Tantissima. Ho incontrato molte persone in viaggio come me anche per le strutture (ostelli principalmente) e le escursioni che ho fatto.
Mi capitava di conoscere una persona a colazione e di salutarla a cena dopo aver passato tutto il giorno insieme!!!
Hai avuto difficolta con la popolazione locale?
No, sono dolcissimi e non invadenti come piace a me! Non parlano bene l’inglese é vero, ma sono sorridenti e cercano di aiutarti sempre: Google traduttore, indicazioni, linguaggio dei segni. Una volta lì sembra tutto più facile! Le dritte che ho avuto da Marta poi sono state utilissime per non invadere o essere inappropriata per la loro cultura.
Ti sei mai sentita in pericolo?
Mai. Davvero mai in 30 giorni. Prima di partire tutti dicevano di stare attenta e di non uscire la sera. L’ultima notte mi sono trovata nel centro di Bangkok alle 2 di notte a mangiare zuppa piccantissima, farmi fare un massaggio ai piedi e a tornare a casa a piedi da sola con tutte le cianfrusaglie possibili da mettere nel mio zaino 😜
Ti sei mai sentita da sola?
No. Io sono partita con la mente aperta e fluida e l’universo mi ha risposto: ho trovato sempre persone con cui stare e condividere. Le persone in viaggio si aiutano a vicenda e dividono i problemi.
In più, la popolazione thai è amichevole e ospitale. Una mattina su una isola non trovavo un tuk tuk che mi portasse al porto. Un signore è andato a chiamare un suo amico e una vecchietta mi ha fatto accomodare nel suo ristorante e mi ha offerto la colazione!!!
Cosa ti ha regalato questo viaggio in solitaria in Thailandia?
Potrei scrivere un libro per tutti gli insegnamenti che la terra dei sorrisi mi ha regalato. Quelli più importanti però sono il coraggio e la fiducia negli altri. Non ho più paura di stare da sola e sono consapevole di quello che mi piace e quello che proprio non mi va di fare. Ho imparato a fidarmi di più del mondo e degli altri.
E poi mi ha regalato la resilienza: se qualcosa va male ci sono molte soluzioni prima di arrendersi!!!
L’ assistenza che hai acquistato ti è stata utile?
Moltissimo. Sia prima sia durante. Un mese prima io e Marta abbiamo abbozzato l’itinerario inserendo escursioni e spunti interessanti (sono io che non volevo avere nulla di sicuro, ma lei può prenotare ogni cosa). Mi ha consigliato cosa mangiare, dove andare e cosa fare. Abbiamo parlato di vaccini, della cultura del popolo thai e di come sfruttare il mio budget al meglio.
Durante il viaggio però è stato davvero un punto di riferimento fondamentale. Le mandavo un messaggio e in poco tempo avevo la risposta: “dove posso prendere questo bus? Mi consigli un posticino dove mangiare? È caro questo prezzo? Come mai i Thai fanno così?”.
A volte il viaggio andava così liscio che invece di consigli le raccontavo cosa avevo fatto e lei rideva e mi raccontava altre sue avventure!
Avere una persona sul posto e con la mia stessa cultura è stata la soluzione migliore per me. Marta conosce delle cose assurde e meravigliose!!!! Mi sono ritrovata a dormire nel mercato dei fiori vicino ad un negozio di cipolle, a lavare un elefante e a mangiare un risotto di colore azzurro!!!
Consigli alle Donne della comunity di “ Marta Domani Parto” di viaggiare da sole?
Non farsi abbattere dagli altri. Avevo più paura in Italia perché ero bombardata dalle insicurezze di tutti. Una volta li è stato semplice, elementare, divertente!
Un altro consiglio è: lasciarsi andare e accogliere quello che viene!
Non sapere cosa si farà il giorno dopo, dividere un pad thai con uno sconosciuto, dormire su un’isola deserta e decidere dove andare a seconda di cosa ti dice il cuore è una esperienza da fare!
Io nel frattempo non vedo l’ora di ripartire da sola!!! 😜
Ho voluto creare il format delle consulenze/assistenze in viaggio perchè sapere che c’è una persona che parla la tua lingua che ti può aiutare in qualsiasi momento e che nei momenti di sconforto c’è, bè io credo che faccia la differenza.
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