Gen 4, 2023 | Senza Categoria
Oltre ai famosi Big Budda e Wat Chalong, l’isola di Phuket offre tanti altri Templi meno famosi ma altrettanto belli ed interessanti. Templi Buddisti e Cinesi che hanno un’ importanza basilare per la comunità locale. Luoghi talmente suggestivi che gli antichi riti e le leggende ancora riecheggiano tra le loro mura. Ma prima di scoprire alcuni di questi Templi ( qui ne ho messi 5) bisogna prima di tutto capire quali sono le regole fondamentali per accedervi.
Cosa bisogna sapere prima di entrare in un Tempio
- Rimuovere le scarpe prima di entrare.
- Non parlare a voce alta
- Portare sempre rispetto e reverenza nei confronti del luogo sacro.
- Non fotografare le statue o i monaci senza il loro consenso.
- Non toccare le statue o le offerte.
- Non mangiare, bere all’interno del tempio.
- Non fumare ne all’ interno ne all’ esterno del Tempio
- Le Donne non possono ne toccare i monaci ne sedersi vicino a loro.
- Abbigliamento appropriato e rispettoso.
- Seguire sempre le indicazioni dei monaci.
- Offrire preghiere e offerte, se si desidera farlo.
Il Tempio dalla splendida vista: Koh Siray
Il Tempio di Koh Siray prende il nome dal luogo in cui è stato edificato Koh Sirey una sorta di isola ( koh vuol dire isola in Thailandese) nella parte sud est di Phuket. Situato sulla cima di una collina , il Wat Koh Siray Temple offre una splendida vista sul mare e sulle isole della Baia di Sapam, oltre che sulla città di Phuket. Il tempio ha circa 100 scale che sono fiancheggiate da campane di preghiera e draghi Naka (I draghi Naka sono un simbolo di buona fortuna, benessere e protezione.che proteggono il tempio da spiriti maligni). Le scale portano alla sala centrale dove si trova una Buddha dorato di oltre 18 metri di lunghezza.
Da non perdere anche la pagoda dorata di Kyaiktiyo. Il Wat Koh Siray è collegato a Phuket da un piccolo ponte stradale. L‘ingresso al tempio è gratuito, ma si consiglia di fare una donazione.

Il Buddha sdraiato: Sri Sunthorn
Il Wat Sri Sunthorn è un tempio buddista dedicato a Thao Thep Kasattri e Thao Sri Sunthorn, le due sorelle conosciute come le Eroine di Thalang che hanno respinto l‘invasione dei birmani nel 1785. Il tempio è situato nei pressi dell‘aeroporto di Phuket, sulla principale strada per l‘aeroporto. Una volta si entrava nella zona del tempio percorrendo una strada stretta tra gli alberi, ma l‘ingresso è stato recentemente allargato. All‘interno del tempio ci sono diverse costruzioni, statue e un enorme Buddha disteso sul tetto. Si può lasciare una donazione nella cassetta del giorno in cui si è nati, ognuna con una piccola immagine di Buddha che rappresenta quel giorno della settimana. Se si passa, vale la pena una sosta veloce per visitare questo luogo di culto.
Chi sono le Eroine di Phuket
Thao Thep Kasattri e Thao Sri Sunthorn sono due sorelle eroine che hanno difeso la città di Phuket in Thailandia dall‘invasione birmana nel 1785. Le due sorelle, con l‘aiuto di un gruppo di contadini, riuscirono a respingere gli invasori, salvando così la città. Il governo thailandese ha riconosciuto le due sorelle come eroine nazionali ed è stato creato un monumento a loro. La loro storia è stata rielaborata in una serie di opere teatrali, canzoni e film. Ogni anno, il 16 Marzo, si celebra la giornata nazionale di Thao Thep Kasattri e Thao Sri Sunthorn, in cui i thailandesi onorano queste due eroine.

Il Buddha che emerge dal Terreno: Wat Phra Tong
Il Tempio di Luangpho Phra Phut si trova a circa 20 chilometri da Phuket Town. La sua popolarità è dovuta a una grande statua del Buddha, la cui parte superiore sembra emergere dal terreno. Secondo la leggenda, durante l‘invasione della città di Thalang nel 1785, i Birmani tentarono più volte di scavare la statua per portarla in Birmania, ma ogni volta che scavavano nel terreno, sciami di calabroni li attaccavano. Così la parte visibile della statua fu ricoperta d‘oro dai locali e da allora è rimasta tale. La statua è diventata un‘attrazione popolare meta di preghiera. Per raggiungere il tempio, bisogna percorrere la strada Thepkrasattri, svoltare a destra all‘Ufficio Distrettuale di Thalang e dirigersi direttamente al tempio. Ci sono diverse leggende sulla statua, ma tutte contengono un concetto principale, ovvero che nessuno sia riuscito a scavarla. La gente ha rinunciato, è stata restaurata e chiamata Luangpho Phra Phut, che significa “Buddha che emerge dal terreno“ in thailandese.

Il Buddha d’oro seduto: Wat Khao Rang
Wat Khao Rang è un tempio buddista di grande importanza . È famoso per la sua statua dorata di Buddha seduto. iL tempio è stato fondato dal monaco Luang Pu Supha ed è decorato con una sala delle preghiere ricca di dipinti e di statue di Buddha e di altri dei e creature mistiche della mitologia buddista e induista. Vicino all‘ingresso del tempio, ci sono statue di Chalunsi (Sono considerati come guardiani spirituali che proteggono il tempio e i suoi visitatori.) e delle devi (dei della letteratura induista). Inoltre, Wat Khao Rang offre una vista panoramica della città di Phuket. Di notte, il tempio si illumina con una suggestiva illuminazione. La visita guidata offerta ai visitatori è condotta da personale cordiale e disponibile, rendendo questa destinazione un‘opportunità ideale per chiunque voglia conoscere di più sulla cultura buddista e sulla storia locale.

Il templio della fortuna e del Festival vegetariano: Il Jui Tui
Lo Jui Tui Shrine è un tempio cinese tradizionale situato nella vecchia città di Phuket. Uno dei più antichi e rispettati centri spirituali dell‘isola. Centro importantissimo per la celebrazione del festival vegetariano. Ilsantuario taoista, fondato nel 1911, è stato ristrutturato più volte per dare vita ad una struttura con 3 grandi altari che espongono statue di divinità cinesi, tra cui la divinità principale Tean Hu Huan Soy. All‘interno del tempio, le persone possono conoscere la loro fortuna. Qui, i locali vengono a celebrare occasioni speciali e condividere i loro dolori. C‘è una sezione dedicata alle persone che hanno contribuito con lavori e attività del tempio nel corso degli anni. Lo Jui Tui Shrine è molto rispettato nella comunità locale ed è una tappa obbligata per i nuovi arrivati a Phuket.
Cosa è il festival vegetariano
Il Vegetarian Festival di Phuket è una ricorrenza religiosa che la comunità cinese ha importato in Thailandia più di due secoli fa. Ancora oggi, è una tradizione radicata nella cultura locale. Si svolge ogni anno tra settembre e ottobre ed è un‘occasione per celebrare la cultura cinese e la purezza spirituale. Durante il festival, i fedeli seguono una dieta vegetariana come parte di un rituale di purificazione. Si radunano per processioni con tamburi e canti, e gli anziani portano bandiere con simboli religiosi. Inoltre, le persone si incontrano nei templi, nei mercati, per pregare e offrire doni alla divinità. Il festival si conclude con spettacoli di teatro, balli, musica e cibo vegetariano. Una pratica più controversa è la cosiddetta “penitenza“ o “mortificazione“, un rituale di purificazione spirituale in cui i partecipanti si auto–mutilano. Durante questi rituali, gli abitanti di Phuket credono che la dieta vegetariana e le pratiche religiose possano aiutarli a purificare la mente e il corpo. Ogni anno, il festival attira migliaia di persone da tutto il mondo che partecipano alle processioni e ai rituali per pregare e celebrare la purezza spirituale.

Lug 28, 2022 | Senza Categoria
Come comportarsi in Thailandia, le regole di comportamento che ti faranno vivere al meglio la tua vacanza nella Terra dei sorrisi .
Ho vissuto per 5 anni in Thailandia e posso dire di averne viste di cotte e di crude. Ma ho soprattutto ho visto la maleducazione dei turisti e vi dico sinceramente che delle volte mi sono vergognata di essere Europea. Il popolo Thailandese è incredibilmente sorridente ed ospitale, ma non è un popolo stupido. E’ un popolo orgoglioso, geloso della propria storia del prprio avoro delle tradizione. I gesti, le parole, le azioni per loro sono importantissimi.
Perdere la faccia è molto grave. Quindi sapersi comportare, in questo paese è fondamentale.

Come comportarsi in Thailandia: Cosa devi assolutamente sapere
- Le Donne non possono ne toccare ne sedersi vicino ai Monaci. Mi raccomando
- I bambini non devono essere toccati sulla testa, è un insulto.
- Togliersi sempre le scarpe quando si entra in un Tempio o a casa di qualcuno.
- Mai parlare male della famiglia reale
- Non puntare i piedi davanti a qualcuno.
- Con i thai non si discute e soprattutto non si alza la voce.
- Quando passate davanti a qualcuno abbassatevi è un segno di rispetto.
Cosa devi sapere prima di atterrare in Thailandia, curiosità
Come comportarsi in Thailandia: Integrarsi con la popolazione locale
Più vi immergete nella cultura più i thailandesi vi adoreranno. Chiedetegli i nomi dei piatti, come si saluta, quali sono le parole più comuni. Vi sorprenderanno tantissimo.
- Imparate a salutare. Il Wai è il saluto con inchino a mani giunte che i Thai fanno continuamente, utilizzatelo e quando incontrate delle persone più anziane oppure qualcuno di importante, come un poliziotto oppure un monaco, portate le vostre mani fino alla fronte.
- La parola “Khun” è molto importante davanti al nome di una persona che si è appena conosciuta, è una forma di rispetto, oppure “P” (sempre davanti al nome) si utilizza per una persona più anziana.
- Ringraziare sempre per qualsiasi cosa. Koob Kung ka, che vuol dire grazie detto da una Donna, Koob Kung kap detto da un uomo.
Lavorare in Thailandia: cosa sapere e quali documenti servono
Come comportarsi in Thailandia: qualche parola da imparare
Una delle cose migliori che potete fare, se davvero volete arrivare un pò preparati è quella di acquistare un frasario di lingua Thailandese super utile durante i viaggi, ma soprattutto super divertente quando si entra a contatto con la popolazione locale. Vi farete un sacco di risate a riprodurre suoni e parole
- Si: chai
- No : Mai
- Grazie : koob kung ka, per gli uomini si deve aggiungere la p finale al ka
- Scusa: koo thood
- Come stai: Sa bai dii mai
- Non piccante: Mai pai – questo è super importante da sapere!
Se vi comportate in modo gentile e rispettoso, loro lo saranno con voi. Al contrario se siete maluducati ed irrispettosi loro lo saranno molto di più.
Lug 14, 2022 | Senza Categoria
Dove mangiare a Phuket, perchè scegliere ristoranti tradizionali
A Phuket trovi ogni genere di Ristorante anche di ottima qualità. Vuoi mangiare una pizza buona e fatta bene? a Phuket la trovi. Ma per quanto riguarda la cucina Thailandese non è sempre così, mi spiego meglio. Se ti rechi in posti molto turistici rischi di mangiare pietanze piene zeppe di glutammato ( insaporitori che gli asaitici amano tanto) buoni ok, ( ci credo sono finti) gustosi ok, ma sono ben lontani da quella che è la vera cucina Thailandese. Se invece vuoi davvero scoprire quella seria e fatta bene qui ti do qualche consiglio.

Phuket città della Gastronomia
Non tutti sanno che dal 2015 Phuket è città della Gastronomia, certificato assegnato dall’ Unesco. Il motivo di tale riconoscimento sta nel fatto che sull’ isola si trovano risorse uniche non reperibili in altre destinazioni Asiatiche. Ci sono ristoranti che portano avanti tradizioni centenarie con ricette che vengono passate di generazioni in generazioni tra le famiglie e le comunità.

Dove mangiare a Phuket: I ristoranti dove mangiare il miglior cibo local
Il One Chun, si trova a Phuket Town, citato nella guida Michelin è un ristorante che va provato assolutamente.
One Chun Restaurant, cucina tradizionale Phuket
Ti piace il Il Pad Thai?
Dove mangiare il più buono ed economico Pad Thai a Phuket? Ovviamente al Pad Thai Shop. E’ super!
Pad Thai dove mangiare il migliore a Phuket
Dove mangiare a Phuket: 4 posti sconosciuti super local dove rilassarsi e mangiare cibo top!
Li conosci gli Hakkien, gli spaghettoni cinesi? beh a Phuket Town c’è il Re. Vai ad assaggiarli, sono da urlo! Se ti piacciono i posti mooolto particolari allora devi andare al River caffe, rimarrai estasiato. E i granchi ti piacciono? se la risposta è affermativa dei assolutamente provare quelli di Phuket, si chiamano sea Chicadas…. non ti dico altro devi scoprilo da sola.
4 posti sconosciuti da provare assolutamente a Phuket
Dove mangiare a Phuket: Ristorante vista mare
Se hai voglia di qualcosa un pochino più elegante, magari sul mare , allora il Kan Eang Pier fa al caso tuo.
Kan Eang Pier: Ristorante vista mare a Phuket
Dic 2, 2020 | Senza Categoria, Thai Report
Viaggiare in Thailandia al tempo del Covid si può? Quali sono le condizioni per entrare nel vecchio Siam? Ho raccolto le notizie più attendibili e qui trovate le informazioni aggiornate su cosa dovete fare se avete la volontà la pazienza di fare scartoffie e anche quella passare 14 giorni in Hotel a vostre spese.
Ma quali sono le restrizioni e cosa dobbiamo fare per poter viaggiare adesso, in tempo di covid19
Si può viaggiare in Thailandia per Turismo in questo periodo di covid lo dice anche il sito di viaggiare sicuri ma bisogna seguire delle regole ben precise. Il paese è piuttosto tranquillo, bisogna sempre indossare la mascherina certo, ma tutto sommato la vita è ritornata alla normalità. Le spiagge sono aperte e deserte, i club sono operativi, soprattutto nelle maggiori zone turistiche. Per entrare nel paese serve tanta pazienza, molti documenti, una quarantena ed ovviamente un’assicurazione sanitaria. Ma vediamolo nel dettaglio cosa serve e che dobbiamo fare per poter tornare nella nostra amata terra dei sorrisi.

La quarantena: La quarantena consiste in 14 giorni di “clausura” dentro un Hotel rigorosamente scelto dallo stato Thailandese, ovviamente a spese vostre. Gli Hotel convenzionati partono da un minimo di 23,000 thb ( circa 600 Euro) a persona fino a dei prezzi stellari. Anche se la miglior soluzione è contattare direttamente gli stessi per chiedere informazioni ed avere più dettagli e magari uno sconto (provarci non nuoce) Si possono prenotare anche su Booking.com o Agoda. Qui trovi gli ASQ Hotel ( alternative state quarantine) rigorosamente . Le cifre sopra menzionate includono: pick up dall’ aeroporto, 3 pasti giornalieri e vari altri comfort a seconda della qualità dell’ Hotel
Assicurazione: avete bisogno di un’ assicurazione che copra almeno 100.000 dollari di trattamenti medici. L’ assicurazione deve essere per tutto il periodo della vostra permanenza.
Volo: Hai bisogno di presentare il Volo andata e ritorno,
Tampone: Dovrai fornire la prova del test Covid negativo entro 72 ore dalla data di partenza. Quindi assicurati di prenotare il test in anticipo in modo da programmarlo al meglio per fa si che si adatti ai tuoi cani di volo
Certificato Fit to Fly: lo potete richiedere solo una volta fatto il test, ovviamente deve essere negativo e richiederlo o alla vostra usl oppure al vostro medico curante.

Certificato di ingresso COE : Ogni persona che entra in Thailandia deve registrarsi nel sito Governativo e compilare tutti i campi richiesti
Visto: Oltre tutte le scartoffie e registrazioni varie, per entrare nel paese c’è bisogno di un visto, al momento ci sono delle opzioni create ad hoc come STV, un visto turistico speciale valevole 60 giorni. Per le informazioni relative ai visti contattare l’ambasciata di riferimento della propria città
Busta paga o estratto conto bancario con saldo di almeno €600.00
Quando si potrà tornare in Thailandia senza restrizioni?
A quanto pare secondo il sito The Thainger, la Thailandia non aprirà le sue frontiere al Turismo per cosi dire “ normale” fino a Marzo 2021, ed ovviamente vaccinati. Quindi teniamoci pronte che presto potremmo tornare nella nostra amata terra dei sorrisi!
Giu 10, 2020 | Senza Categoria, Thai Report
Lavorare in Thailandia è difficile ma non impossibile. Ma prima di vedere quali sono i possibili visti e quale è la legge bisogna considerare un aspetto fondamentale che viene trascurato moltissimo: Vivere in Thailandia. Lo so, quando si arriva nella Terra dei sorrisi per vacanza tutto è bellissimo, la gente è sorridente il clima è favoloso ed il cibo è super! Ergo, mi ci trasferisco subito, apro un bar sulla spiaggia e vivo di sole e sorrisi e chi mi ammazza a me! Bè la realtà è molto diversa e qui vi spiego il motivo.

Vivere in Thailandia l’illusione della perfezione.
Ricevo continuamente mail di gente che vuole venire a lavorare in Thailandia, anche molto convinta, gente che vuole lasciare l’Italia a causa delle troppe tasse e problematiche varie. Ma quando chiedo se hanno mai visitato un paese Asiatico oppure se hanno idea di come ci si viva, la risposta è quasi sempre negativa oppure molto confusa. Quello che le persone percepiscono è la semplicità della vita: Il mare, le spiagge, i drink al tramonto e vita natural durante con le infradito, insomma una vera pacchia. Ma la realtà è ben diversa. Quando vivi in Thailandia e ti metti a confronto la popolazione locale ti rendi subito conto che esistono delle differenze abissali e che se non sei più che equilibrato rischi di fare una strage. Giuro! La maggior parte degli Expat che ho visto arrivare con grande enfasi e grandi progetti se ne sono andati poco dopo con la coda tra le gambe, pochi sono rimasti ed hanno costruito qualcosa di concreto.
Lavorare in Thailandia ma è cosi facile come vogliono far credere?
C’è anche un’altro aspetto per me preoccupante. On line esistono articoli, libri (addirittura) che parlano della facilità con cui in Thailandia si trova lavoro, che basta recarsi in un ristorante o in un bar chiedere e taac assunzione immediata. Sfortunatamente non è così o perlomeno non lo è più. “ Un mio amico fa il manovale in un’ isoletta vicino Krabi e per lui è stata una passeggiata, non è come dici tu” una volta mi hanno detto, durante una discussione sul problema lavorativo in Thailandia “ e lo fa tranquillamente e nessuno gli dice niente”. Si lavora fino a quando fa comodo, poi un bel giorno qualcuno gli scatta una bella foto, per N motivi, la invia alla polizia e del tizio che lavora è finita. Multa con annesso calcio nel sedere fuori dal Paese definitivo.Quindi no, non si può!
I lavori vietati, cosa possiamo fare noi farang
Noi Farang, cioè noi stranieri non possiamo fare tutto quello che ci viene in mente di fare. Per esempio non possiamo arrivare in Thailandia e fare gli artigiani, cioè non possiamo farlo direttamente, mi spiego meglio. Se nel nostro Paese facciamo dei lavori artigianali tipo: ceramista, parrucchiera, orafa o comunque lavori che hanno anche fare con la manualità non possIamo arrivare in Thailandia aprire uno studio e vendere direttamente. Quello che dovremmo fare è: aprire una company( iscrizioni varie tasse ecc ecc) assumere del personale, minimo 4 e farli produrre, noi non possiamo toccare la materia prima e metterci a lavorare. Il nostro ruolo in tutto questo è insegnare a loro il nostro lavoro, dirigerli e farli lavorare. Considerate anche che non possiamo riscuotere, cioè non possiamo toccare i soldi. Quindi potete capire che le cose non sono così facili come vengono descritte.

Di seguito vi riporto 39 lavori che non sono consentiti agli stranieri, Probabilmente ce ne sono altri non mi stupirei se non ci fossero tutti, vista la velocità con cui cambiano le leggi.
Fonte: thai law
- Lavoro manuale
- Lavorare in agricoltura zootecnia silvicoltura o pesca, esclusi i lavori specializzati in ogni particolare ramo o supervisione dell’azienda agricola
- Muratura,
- carpenteria o altri lavori di costruzione
- Intaglio del legno
- Guida di veicoli a propulsione meccanica trasportati
- guida di veicoli a propulsione non meccanica, escluso il pilotaggio internazionale di aeromobili
- Partecipazione al negozio vendita all’asta
- Supervisionare, sottoporre a revisione o prestare servizi di contabilità, escluso il controllo interno in determinate occasioni
- Taglio o lucidatura di gioielli
- Taglio di capelli, parrucchiere o trattamenti di bellezza
- Tessitura a mano
- Tessitura di materassi
- fabbricazione di prodotti da canne, rattan, canapa, paglia o pellicce di bambù
- Realizzazione a mano di carta
- Fabbricazione di articoli di lacca
- Realizzazione di strumenti musicali tailandesi
- Creazione di articoli Niello
- Realizzazione di prodotti in lega d’oro, argento o oro-rame
- Fabbricazione di articoli in bronzo
- Realizzazione di bambole tailandesi
- Realizzazione di materasso o coperta trapunta
- Fabbricazione ciotole Buddiste
- Realizzazione a mano di prodotti in seta
- intaglio di immagini di Buddha
- Realizzazione di carta di ombrello
- Realizzazione di stoffa per produzione di calzature
- Fabbricazione di cappelli
- Intermediazione o agenzia esclusa l’intermediazione o l’agenzia nel commercio internazionale
- Lavori di ingegneria nel ramo dell’ingegneria civile riguardanti la progettazione e il calcolo, l’organizzazione, la ricerca, la pianificazione, i test, la supervisione della costruzione o la consulenza esclusi i lavori specializzati
- Lavori di architettura riguardanti la progettazione, il disegno di un piano, la stima, la direzione della costruzione o la consulenza Fabbricazione di indumenti
- Fabbricazione di articoli in ceramica o ceramica
- Fabbricazione di sigarette a mano
- Guida o conduzione di visite guidate
- Vendita ambulante
- Digitare manualmente l’impostazione dei caratteri tailandesi
- Disegnare e torcere il filo di seta a mano
- Lavoro d’ufficio o di segreteria
- Servizi legali o legali

Che cosa serve per lavorare in Thailandia
Per lavorare in Thailandia, prima di tutto serve parlare un buon inglese, essere super preparati nel proprio lavoro e soprattutto sapersi adattare a quelle che sono le caratteristiche Thailandesi.
Per lavorare in Thailandia c’è bisogno di un permesso di lavoro ed un visto specifico. Prima di lavorare o di aprire un esercizio bisogna essere in possesso di un visto Non immigrant, questo vale sia se si viene assunti da una compagnia sia se si vuole aprire un proprio business. Qui ci sono tutte le categorie di Visto Non immigranti e la spiegazione
Quali sono i visti non Immigrant ed a chi sono rivolti
Non Immigrant B – Business Visa-
Stranieri che desiderano lavorare, condurre affari o intraprendere attività di investimento in Tailandia. Quello più gettonato
Non Immigrant M – Mass media e comunicazione –
Questo tipo di visto viene rilasciato ai candidati che desiderano entrare nel Regno per lavorare come produttori cinematografici, giornalisti o reporter.
Non immigrant F il visto dei compiti ufficiali
Questo tipo di visto è rilasciato ai titolari di un passaporto ordinario e ai familiari che desiderano entrare nel Regno per svolgere compiti ufficiali per agenzie governative / ambasciate e consolati / organizzazioni internazionali / imprese statali in Tailandia.
A quali categorie è rivolto il Non immigrant O
- Per chi deve svolgere compiti per l’impresa statale o le organizzazioni di assistenza sociale
- Rimanere in Tailandia dopo il pensionamento
- Una persona thailandese ce ha cambiato nazionalità ma che desiderava visitare parenti o tornare a vivere in Thailandia
- Essere un allenatore sportivo come richiesto dal governo tailandese
- Essere un concorrente o un testimone per il processo giudiziario
Nb: Quando si viene assunti è la compagnia che si prende in carico il costo de visti (a meno che non ci siano delle particolari ragioni tra le parti). Per assumere uno straniero una società deve avere minimo 2000 000 di thb di capitale ( società con un solo straniero) e riconoscere al lavoratore minimo 60’000 Thb mensili ( che al cambio attuale sono circa 1500 euro) inoltre per ogni straniero che viene assunto devono essere assunti anche 4 lavoratori Thailandesi, ecco perchè eccelleere nel proprio lavoro è importante in quanto l’investimento nell’ assumere da parte delle aziende è piuttosto alto.
Come si lavora in Thailandia, quali difficoltà si incontrano. Ce lo raccontano Giulia, Claudia e Virginia
Ho fatto delle domande (le stesse) a tre ragazze che come me vivono e lavorano in Thailandia. Tre Ragazze in gamba che spiegano che in Thailandia è possibile lavorare con le proprie passioni ed in ambiti molto differenti, ma bisogna essere bravi e determinati. Qui non regala niente nessuno.

Giuia vive e lavora a Phuket con un noto Tour Operator che si occupa di Tour giornalieri tra le più belle isole intorno alla perla delle Andamane . L’ ho conosciuta personalmente durante un’ escursione in Barca dove mi avevano invitata per fare un’ispezione è stato grande lo stupore quando mi sono resa conto che la seguivo su You tube, dove lei racconta Phuket e la sua vita. È molto appassionata del sue lavoro e si vede. È inoltre molto attiva suoi canali social: Facebook e Instagram
Ciao Giulia come stai? Come stai passando questa quarantena?
Ciao Marta!
Qui va tutto bene, grazie! Sono anche io qui a
Phuket, passo le giornate anche io a casa assieme a mio marito. Mentalmente sto affrontando la quarantena alla grande ma fisicamente mi sento particolarmente debole. Sento il bisogno del mare e della natura!
Come mai hai deciso di venire a lavorare in Thailandia?
Durante un viaggio a Phuket nel 2016 ho fatto un tour in barca che mi ha cambiato la vita. Mi ha talmente entusiasmato e coinvolto che mi ha fatto pensare che volevo fare quello tutti i giorni.
Ho mollato una carriera di 11 anni in aviazione che ormai mi aveva stancata per inseguire questo sogno.
Oggi lavoro per la società con cui avevo fatto quel tour 4 anni fa.
Di cosa ti occupi a Phuket ?
Non avendo un nome specifico per il mio lavoro, preferisco chiamarmi digital creative.
In pratica lavoro per questa società che fa escursioni in barca in giro per le isole e mi occupo di tutto quello che è l’immagine online dell’azienda:
sono io che ho creato e gestisco il sito web, la SEO, i social media, i video, le foto e tutta la grafica, compresa quella stampata come per esempio le brochure.
Inoltre ho una conoscenza profonda di tutte le isole qui intorno a Phuket e dei tours che si fanno, pertanto attraverso i miei social media aiuto anche i viaggiatori italiani a scegliere la giusta escursione.
Quali sono le difficoltà maggiori nel lavorare con i Thai?
I thailandesi sono fantastici nel voler avere sempre un po’ di sano sanuk (divertimento) durante lo svolgimento delle loro attività lavorative e in generale io non ho grosse difficoltà a lavorare con loro, ma possono rivelarsi anche infantili o ingenui nelle loro scelte: a volte può essere difficile “farli ragionare” perché per loro “perdere la faccia” è un fattore enorme da considerare, quindi se combinano un errore anziché portarlo all’attenzione per risolvere un problema, magari preferiscono far finta di niente per evitare il confronto.
Un’altra cosa difficile è parlare il loro inglese. Ho dovuto cambiare la mia pronuncia per farmi capire correttamente da loro. Dico sempre che con i thai io parlo il Thinglish.
È stato difficile trovare lavoro?
Devo essere onesta, per me no.
Ma il motivo è che, oltre a un pò di fortuna, ho maturato negli anni delle skills che oggi servono a tantissime società.
Penso che per chi come me abbia delle capacità nel mondo digital abbia la strada spianata in tutto il mondo e la cosa più bella è che queste abilità oggi si possono imparare online e si possono sempre migliorare nel tempo.
Ho sempre creduto che investire su me stessa (sulle mie capacità) fosse il migliore investimento che potessi fare per arrivare qui.
Che tipo di visto hai?
Ho un visto Non immigrant B dove c’è applicata un’estensione per motivi di lavoro che dura un anno ed è rinnovabile.
Claudia vive e lavora a
Bangkok ed è
l’allenatrice della squadra nazionale Thailandese di nuoto sincronizzato. Una ragazza pimpante e super determinata. L’ ho conosciuta su instagram e poi l’ho incontrata un giorno Bangkok dove abbiamo chiacchierato un sacco mangiato dolci e cercato paillettes per costumi delle atlete. Qui ci spiega un bel po di cosette legate al mondo sportivo e alle difficoltà che ha riscontrato. Potete seguirla anche sul suo
Instagram
Come stai passando questa quarantena?
Principalmente in casa anche se la situazione a Bangkok devo dire che è abbasta tranquilla, alleno in conference call durante il pomeriggio, quindi stessi orari di lavoro.
Come mai hai deciso di venire a lavorare in Thailandia?
In realtà io sono stata contattata mentre ero in Italia e stavo passando un periodo lavorativo non bellissimo(cambio di gestione del nostro impianto sportivo con incertezza di lavoro per la stagione successiva!)
Mi ha contattato un ragazzo Italiano che lavorava già qui e quando mi hanno offerto 2 mesi di contratto mi sono detta:”sai che c’è…io mi butto e vado!”
Di cosa ti occupi a Bangkok
Sono l’head Coach della nazionale Thailandese di nuoto Artistico (nuoto sincronizzato
Quali sono le difficoltà maggiori nel lavorare con i Thai?
Beh da dove cominciare la lingua è comunque un problema,non con gli atleti che sono giovani e parlano l’inglese ma con la dirigenza della Federazione Thai di nuoto.
Poi la lentezza che a volte mi disarma,fanno tutto all’ultimo momento sembra che il loro motto sia “non fare oggi cioè che puoi rimandare a domani” per un Italiano è snervante!!
Ultima chicca diciamo che essere donna non aiuta troppo quando devo discutere con i miei Boss (che sono persone oltre i 60 anni!)
Devo sempre incazzarmi e far la voce grossa per essere rispettata!
Però devo dire che una volta che sei riuscito a farti capire e a fargli capire che vuoi lavorare per far crescere la loro nazione e che vuoi io meglio per loro sono disposti ad aiutarti ed investire nel futuro.
È stato difficile trovare lavoro?
Per me no,come ti dicevo sono arrivata dall’Italia già con un contratto di 3 mesi e il primo giorno di lavoro quando mi sono presentata in ufficio per conoscere tutti mi è stato offerto un contratto annuale. Adesso abbiamo trattato ed ho un contratto di 2 anni rinnovabile
Che tipo di visto hai?
Visto non O lavorativo annuale

Virginia e Jack, lei sfornatrice di pizze e surfer pro ( quando non la trovate davanti al forno è in mare ad inseguire le onde) lui intrattenitore e chimico ( la ricetta segreta dell’impasto è la sua) due ragazzi che con grande impegno e determinazione hanno aperto uno dei posti piu’ gettonati di Phuket.
“Quando siamo partiti con l’idea di aprire qualcosa di nostro abbiamo sognato in grande…. la nostra idea era quella di fare franchising. Per questo abbiamo registrato il nostro marchio e abbiamo strutturato il nostro laboratorio in modo da poter rifornire piu’ punti vendita. Grazie all’esperienza acquisita in questi anni oggi saremmo in grado di replicare il +39 ed affiancare chi volesse investire in un progetto gia’ avviato e in continua crescita.
Avete voglia di cambiare vita, Quindi fatevi sotto, contattateli!
Ciao Virginia come stai? Ciao Marta, benissimo grazie.
Come hai Passato la quarantena?Perche’ c’e’ stata la quarantena a Phuket?A parte gli scherzi, qui siamo stati davvero fortunati… non ci hanno mai impedito di uscire di casa o di fare attivita’ fisica all’aperto. E’ andata meglio rispetto a tanti altri Stati .
Come mai hai deciso di venire a lavorare in Thailandia? Perche’ la conoscevo gia’. In Thailandia ci sono venuta la prima volta nel 2007 e ci sono tornata quasi tutti gli anni per almeno un mese all’anno…. poi ad Ottobre 2015 ho deciso di comprare il biglietto di sola andata per Phuket e mi sono trasferita definitivamente a Gennaio 2016.
Di cosa ti occupi a Phuket? Ho aperto una pizzeria al taglio (la prima e per ora anche l’unica) insieme al mio compagno… +39 italian street food a Kata Beach.
Quali sono le difficolta’ maggiori nel lavorare con i Thai? Bella domanda… dunque per prima cosa quando apri le porte del tuo locale alla mattina non sai mai se verranno a lavorare. Ci e’ capitato spesso di ritrovarci da soli perche’ non si presentano e non ti avvisano. L’altra grossa difficolta’ e’ la comunicazione.. nel nostro lavoro e’ difficile trovare persone che parlino un buon inglese, quasi sempre chi parla almeno una lingua straniera viene assunto da alberghi,attivita’ turistiche o all’interno di centri commerciali… quindi la maggior parte della comunicazione (dato che non parlo thailandese ) avviene a gesti.
Altra cosa, sono molto permalosi. Bisogna stare molto attenti ai modi ed ai toni con i quali gli si dice qualcosa…se sbagli un tono o iniziano a piangere (e questo capita soprattutto se sono donne) o si tolgono il grembiule e se ne vanno senza dirti niente. Per contro pero’ se capisci come entrarci in sintonia diventano una seconda famiglia, noi abbiamo le nostre 4 Charlies Angels che sono con noi da 3 anni e sono meravigliose anche se piene di difetti .
E’ stato difficile trovare lavoro? Noi prima di aprire la nostra attivita’ ci siamo “guardati intorno” per un anno circa. Siamo partiti dall’italia con l’idea di creare qualcosa di nostro ma prima di investire abbiamo cercato di studiare bene le zone, cosa c’era, cosa funzionava e in che direzione andava il turismo di Phuket. Siamo poi finiti sull’idea della pizzeria al taglio perche’ non c’era, e’ un prodotto che mangi a qualsiasi ora del giorno, all’estero e’ ancora poco conosciuto e infine e’ un prodotto “da strada”che ci permette di mantenere un profilo super friendly con chiunque entri al +39.
Che tipo di visto hai? Non Immigrant B annuale. Ero partita con l’annuale con obbligo di uscita ogni 3 mesi ma poi ho cambiato in annuale senza obbligo di uscita perche’ con l’aumentare del lavoro diventava un po’ difficile assentarmi.
Perche¨ ho scelto di Vivere e Lavorare in Thailandia.
Personalmente ho deciso di venire a viverein Thailandia perche¨ non avevo voglia dell’ Italia, non che io non ami il mio Paese, anzi. Ma ero stufa. Ho avuto la grande fortuna di trovare lavoro come manager di un Resort, lavoro che ho sempre svolto e questo mi ha permesso di entrare sempre di più nella cultura di questo Paese, capirlo per quanto si possa, delle volte maledirlo. Ma sono io quella che ha scelto di vivere e lavorare qui e ne sono felice, nonostante tante problematiche che riscontro giornalmente. Quello che più mi piace, quello che più mi spinge a vivere nella Terra dei Sorrisi con una figlia di 7 anni che qui,¨ ancora la possibilità di sognare.
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